Circola in rete in questi giorni una vignetta un po’ cruda, ma efficace. Ritrae un paziente seduto di fronte al proprio medico. Quest’ultimo, scrutando una radiografia, afferma contrito: “Mi dispiace, ho da darle una brutta notizia, purtroppo abbiamo trovato nei suoi polmoni…”. La frase rimane sospesa a metà, il paziente sbianca, ma quando il dottore completa l’annuncio diagnosticando un cancro, il malcapitato esclama sollevato: “Mi ha fatto prendere un colpo, temevo avesse trovato il Covid!”.
In realtà c’è poco da scherzare. Come ormai neanche i più incalliti adepti della Covid-mania possono fare a meno di ammettere, c’è una litania silenziosa di vittime “collaterali” che si va consumando nell’indifferenza generale. Pazienti oncologici, cardiopatici e chi più ne ha più ne metta, abbandonati al loro destino di malati di serie B, come se improvvisamente il virus cinese avesse debellato dal pianeta il resto delle patologie o morire di “altro” fosse un po’ meno grave.