Novanta eventi in 22 giorni con un programma interdisciplinare sul tema della “Verità”: si svolgerà a Parma in diversi luoghi della città e della provincia la XIV edizione de “Il Rumore del Lutto”, prima rassegna culturale in Italia e in Europa di ricerca e di riflessione sul tema del lutto.
Nata nel 2007 da un progetto di Maria Angela Gelati e di Marco Pipitone, la rassegna – tra i vincitori del Bando per le proposte progettuali per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 – presenta anche quest’anno un ricco programma che si realizza grazie alla collaborazione di numerose realtà cittadine, ma non solo, e che si sviluppa attorno a un tema ancora considerato complicato da affrontare come quello della morte.
“La rassegna, appuntamento ormai fisso per la nostra città, ha la capacità di farci riflettere su tematiche molto difficili e delicate, riuscendo nell’ambizioso obiettivo di intercettare un pubblico trasversale e di coinvolgere spazi diversi tra loro” ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Michele Guerra.
“Parma sta dimostrando di essere pronta e interessata a affrontare anche tematiche difficili, ma estremamente significative dal punto di vista culturale e umano, come quelle di questa rassegna, alla quale l’Università offre con orgoglio il proprio sostegno insieme a tante e variegate realtà cittadine” ha aggiunto Luca Trentadue, Delegato del Rettore per l’attività museale dell’Ateneo.
“Ade Servizi Onoranze Funebri”, ha detto l’amministratore unico Enrico Calestani, “crede nell’alto valore, non solo culturale, ma anche sociale della manifestazione, come dimostra il successo ottenuto dalle precedenti edizioni. È una rassegna di grande importanza per la città e non solo. Attraverso una serie di eventi che convergono su un determinato tema, mira alla reintegrazione del concetto di morte nella quotidianità, concetto censurato dalla società contemporanea, ma che è tornato prepotentemente all’attenzione di tutti, quest’anno, per l’elevato numero di vittime del Covid-19”.
“Verità è la parola chiave di questa edizione decisamente coraggiosa e speciale, ma insieme rispettosa delle norme di sicurezza”, hanno affermato i direttori artistici Maria Angela Gelati e Marco Pipitone. “Una rassegna per tutti, inclusiva: in presenza e online, per una programmazione che non perde di vista il valore dell’educazione alla consapevolezza della vita. Questa edizione è stata ideata e realizzata nel pieno rispetto delle norme antiCovid-19 a tutela della salute degli artisti, dei relatori e del pubblico. Gli spettatori sono invitati a presentarsi agli eventi muniti di mascherina, evitando assembramenti e rispettando sempre la distanza interpersonale di almeno un metro. Capienza limitata e prenotazione obbligatoria, dove indicato, nell’osservanza delle disposizioni ministeriali”.
Molte le novità di questa edizione, ad iniziare dalla sezione “Il Rumore del Lutto Experience” in cui si sperimenterà l’avvicinamento ai valori della vita e della morte aprendo la rassegna ad altre città quali Piacenza, Reggio Emilia, Cavriago, Belluno, Mantova, Treviso e Venezia.
“Il Rumore del Lutto online” presenta invece una serie di eventi in streaming per permettere ai partecipanti di aderire sul web agli incontri di promozione alla Death Education attraverso l’utilizzo di piattaforme dedicate. Eventi conclusivi della manifestazione sono il “Finissage” e la sezione “Il Rumore del Lutto Extra”.