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Casale Monferrato. Senza funerali e rosari per l’allerta coronavirus: il dolore dell’addio senza la messa.

«Non si può celebrare né il rosario né il funerale». La comunicazione è arrivata all’impresa di Pompe Funebri Tirone che l’ha subito riferita alla famiglia. In tutto sono nove le salme che in questi giorni a Casale Monferrato non hanno potuto e non potranno ricevere l’ultimo saluto in chiesa. Tra le norme attuate per prevenire il contagio da coronavirus c’è anche quella di non celebrare funzioni religiose nelle parrocchie della città fino al 1° marzo.
Una donna di 72 anni di Casale è morta lunedì 24 febbraio, il primo giorno in cui sono state applicate le nuove regole. I suoi parenti hanno dovuto accettare la situazione, non senza rammarico: «Non l’abbiamo presa bene – spiega una nipote –. I figli sono addolorati, perché sono cattolici e avrebbero voluto salutarla in maniera tradizionale». Ieri c’è stata la benedizione della salma nella camera mortuaria dell’Ospedale Santo Spirito. Verrà poi trasferita a Valenza per la cremazione, ma anche lì le regole sono rigide: ai parenti è stato chiesto di essere pochi, solo i più stretti, per evitare sovraffollamenti.

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