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Bare e morti finti davanti al Municipio. Napoli, la tetra protesta dei seppellitori.

Tre bare e due finti cadaveri. E’ con questa macabra protesta organizzata davanti alla sede del Municipio di Napoli che i seppellitori del cimitero hanno voluto mettere in piazza la loro vertenza. Gli addetti alle sepolture, in tutto 28, alcuni dei quali con molti anni di lavoro alle spalle, vantano dalla nuova gestione privata del servizio – ottenuta dopo una regolare gara di appalto bandita dal Comune – mesi di stipendio arretrati.
“Dopo la privatizzazione del servizio cimiteriale – spiega un portavoce dei contestatori – avevamo avuto dall’amministrazione cittadina e dalla società vincitrice dell’appalto, tutte le assicurazioni sulla continuità del nostro impiego. Quello che è successo, invece, è che abbiamo gli stipendi arretrati e alcuni di noi hanno accumulato oltre 20 mensilità non retribuite. Se va avanti così saremo noi ad essere seppelliti“. Tanto vale, avrebbe aggiunto qualcuno, cominciare a fare “qualche prova”.

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