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Aldo Moro, la figlia chiede lo stop alla beatificazione. E merita di essere presa sul serio.

Anticamente era il popolo ad acclamare i suoi pastori e i suoi santi. Nel corso degli ultimi secoli, la Chiesa di Roma ha deciso di codificare in modo abbastanza rigoroso e trasparente la scelta delle sue guide e di coloro da beatificare e canonizzare. Su quest’ultimo processo, è ancora abbastanza aperto il dibattito tra chi vorrebbe proclamare santi soltanto figure appartenute al passato e chi, invece, preme per elevare agli onori degli altari uomini e donne contemporanei. Se pensiamo soltanto ai santi “famosi” del Novecento, l’elenco è abbastanza lungo: da Santa Teresa di Calcutta a San Pio da Pietrelcina, a tre papi recenti come San Giovanni XXIII, San Paolo VI e San Giovanni Paolo II. Senza dimenticare che sono in corso le cause di beatificazione di Pio XII e Giovanni Paolo I.
Da un lato c’è chi sostiene che bisogna aspettare almeno un secolo dalla morte prima di prendere in esame una figura da proclamare santa. Il motivo è quello di non cedere all’entusiasmo del momento e alle cordate dei collaboratori del candidato alla santità. Ma anche per avere una giusta prospettiva storica che sappia valutare con un certo distacco la vita e i gesti compiuti dal futuro santo, analizzando anche gli effetti in un tempo più lungo.

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