I congiunti e tutti coloro che vorranno presenziare alla sepoltura dovranno raggiungere da soli il cimitero, in auto o a piedi. Finiti i tempi del corteo che, al termine del rito funebre in chiesa, si avviava verso il camposanto, con il carro funebre davanti e con il parroco che recitava le preghiere accompagnando a piedi il defunto nel suo ultimo viaggio. Parrocchia e Comune hanno optato per “cancellare” il corteo: tra le motivazioni il tratto di strada non breve, e la necessaria presenza di più vigili. “Con i sacerdoti è emersa questa necessità” dice il sindaco Riccardo Fasoli, “e abbiamo optato per siglare un’ordinanza che annulla i cortei dalle chiese fino al cimitero. Ordinanza che riguarda soprattutto la chiesa di San Lorenzo e quella del Sacro Cuore”. Già negli anni scorsi si era arrivati alla decisione di non fare più il corteo da casa alla chiesa e di dover celebrare il rito funebre nella chiesa più vicina alla propria residenza, togliendo così la possibilità ai familiari di scegliere dove celebrare le esequie dei propri congiunti.