Il democratico destino che ci accomuna tutti quanti non ha fatto eccezione per il decano dell’umanità: Masazu Nonaka, l’uomo più anziano al mondo, si è spento nel sonno a 113 anni. In assenza di malattie, a un certo punto la macchina si ferma e basta. Giapponese, naturalmente: nel paese del sol levante superare il secolo non è una novità. Aveva appena fatto in tempo a entrare nel Guinness: il conteso record di longevità gli era stato riconosciuto solo l’anno scorso dal libro dei primati. Nonaka proveniva dalla regione più a nord dell’arcipelago, l’Hokkaido, ed era originario della città di Ashoro dove assieme alla famiglia gestiva uno stabilimento termale: l’acqua calda sorgiva, ricca di minerali ed effetti benefici, con il suo simboleggiare un ritorno al liquido amniotico, potrebbe aver fatto la sua, ma certo da sola non basta a comporre l’elisir di lunga vita.