fbpx

Svezia. Trovato il ceppo della peste in una tomba di 5000 anni fa.

Alcuni ricercatori hanno scoperto che il ceppo di peste sconosciuto ritrovato durante lo scavo di una tomba a Fralsegarden, in Svezia, risaliva al 2000 Avanti Cristo. L’analisi del famigerato batterio (noto alla comunità scientifica con il nome “Yersinia Pestis”) indica la pericolosità di questo ceppo mortale, che può aver attaccato e devastato gli insediamenti dell’uomo in tutto il territorio europeo nell’Età della Pietra. La peste, conosciuta anche come “morte nera”, fu una delle più importanti pandemia della storia dell’umanità, uccidendo dai 75 alle 200 milioni di persone nella allora conosciuta Eurasia. La scoperta di questo nuovo ceppo tuttavia può riscrivere la storia europea in merito al germe letale. Gli scienziati che hanno scovato la bomba hanno trovato il ceppo della peste nei resti di una donna sepolta tra altre 78 persone. Si tratta di uomini morti a distanza di 200 anni l’uno dall’altro, indicando così che un’epidemia potrebbe aver spazzato via la loro intera comunità. L’autore principale di questo studio è arrivato a questa conclusione dopo aver analizzato attentamente il DNA di vittime preistoriche che potrebbero essere state uccise da malattie. La donna in questione morì 4900 anni fa, quando l’uomo stava vivendo in quel periodo che gli storici definiscono “declino neolitico”. Questa donna aveva circa 20 anni quando è passata a miglior vita. Il ceppo di peste che l’ha fatta gravemente ammalare ha scatenato un grave problema polmonare, la forma più letale di peste storica e moderna.

Condividi