La foto di Hina non c’è più. Quella foto, sulla lapide di marmo nel cimitero di Brescia, era stata messa a giugno scorso, grazie a un misterioso benefattore che aveva voluto dare una sepoltura più degna a Hina Saleem, la ventenne di origini pakistane che, nel 2006, era stata uccisa da suo padre, con l’aiuto di alcuni parenti, per punirla della sua vita da occidentale, per il suo fidanzato italiano e per il suo desiderio di essere come tutte le sue coetanee. Nei giorni scorsi la foto sulla lapide è scomparsa, rimossa: a farlo è stato il fratello maggiore, Suleman, diventato il capofamiglia dopo l’arresto del padre. E il motivo, spiega lui, è di decoro: “In quella foto Hina era troppo spogliata: indossava una canottiera rosa e non è rispettoso apparire così su una tomba“.