“Il tempo passa, ma tu sei e sarai sempre accanto a noi”, firmato “i tuoi cari”. Un necrologio apparentemente come tanti, pubblicato a pagina 45 del giornale “La Sicilia”. Insieme al testo la foto di un uomo sorridente in giacca, cravatta e una rosa rossa infilata nell’occhiello. Il lui in questione è Sebastiano D’Emanuele, cugino di Nitto Santapaola, patriarca di Cosa Nostra a Catania, e fratello del boss detenuto Natale. I parenti hanno deciso di celebrare l’anniversario della morte, avvenuta a Siracusa il 24 maggio 2016, attraverso lo spazio riservato agli annunci funebri che contraddistingue il quotidiano cartaceo. Nel messaggio anche l’indicazione di una messa in suffragio, celebrata all’interno della chiesa San Luigi a Catania. D’Emanuele, che tra i fratelli annovera anche Antonino, è stato uno dei volti storici delle onoranze funebri alle pendici dell’Etna. Una sorta di monopolio con una storia a tinte fosche, fatta di accuse di mafia e una condanna all’ergastolo per l’implicazione nell’omicidio di Agatino Diolosà.