“Più forte della morte è l’amore“, diceva una canzone, ma evidentemente “non l’hanno pensata allo stesso modo i dirigenti dell’Istituzione Educazione Scuola che, senza tanti scrupoli, hanno deciso di risparmiare anche sul lutto. “Non tre giorni di lutto, ma due o solo uno: sei precaria” si è sentita rispondere una lavoratrice del Comune di Bologna. Anche il dolore davanti alla perdita di un caro, vale meno se non sei a tempo indeterminato. Secondo l’amministrazione i giorni di lutto andavano maturati… Pertanto non tutti avevano lo stesso diritto ad usufruirne. Eppure il lutto è lutto e per nessuna legge la sofferenza per la perdita di un caro di chi è assunto a tempo determinato è inferiore a quella di chi è assunto a tempo indeterminato! Ancora una volta ci si scontra con la sottrazione di diritti, con lavoratori di serie A e di serie B. Lavoratori a cui viene garantito il diritto di soffrire e lavoratori a cui questo diritto non è riconosciuto. Si devono fare i conti con la mancanza di conoscenza della legge da parte chi amministra e con la inettitudine nella gestione dei lavoratori, nel rispetto dei diritti primari. Fortunatamente gli amministratori hanno deciso di andare a studiarsi la Legge e il diritto scippato è stato reso! Mai abbassare la guardia di fronte a chi tratta le nostre vite come vuoti a perdere!