È la famiglia Armillei a voler raccontare quella che definisce “la dolorosa e triste esperienza” avuta con una impresa di onoranze funebri di Anzio. “Abbiamo dovuto separarci nel 2017 dalle persone più importanti della nostra vita, i nostri genitori, nelle circostanze più difficili, perché entrambi malati di un male incurabile, e che ci hanno lasciato a pochissima distanza l’uno dall’altro”. Nell’arco di appena due mesi i figli della coppia, due sorelle e un fratello, hanno dovuto subire il dolore della perdita ed occuparsi delle cerimonie funebri.
Momenti pesantissimi e aggravati dal fatto che uno dei fratelli vive in Australia e le due sorelle in Spagna. “Ci siamo affidati tutte e due le volte alla stessa ditta, ma è stato commesso un tragico errore: le ceneri che ci sono state consegnate, in questa seconda occasione, infatti, sono risultate essere quelle di un’altra persona con un nome simile a quello del nostro papà. Ce ne siamo accorti solo in seguito ad una telefonata insolita proprio da parte dei responsabili della ditta di onoranze funebri che ci chiedevano se, come avevamo precedentemente spiegato loro, avevamo effettuato la cerimonia per gettare in mare le ceneri di nostro padre. Ci hanno chiesto di riconsegnare l’urna: purtroppo per le ceneri era ormai troppo tardi. Noi, in quella che è stata una sentita cerimonia, abbiamo sparso le ceneri di un’altra persona”.