Sono fra gli ultimi dispersi della Seconda Guerra Mondiale, i caduti di un esercito che tra il 1940 e il 1941 si oppose con coraggio all’invasione delle forze italiane di occupazione. Caduti che, più di settant’anni dopo, troveranno presto una degna sepoltura. E nel cui nome nel frattempo è stato facilitato un sincero riavvicinamento, anche se avvelenato da qualche battibecco, tra due capitali storicamente conflittuali, Tirana e Atene.