Venne attirato in un tranello mentre era a passeggio per le strade del suo quartiere, Sferracavallo. Poi fu strangolato e il suo corpo venne bruciato nel forno della morte. Era il 28 agosto 1979. Adesso, a distanza di quasi 40 anni, Calogero Di Bona, maresciallo degli agenti di custodia, il più integerrimo tra gli agenti della polizia penitenziaria in servizio all’Ucciardone “trova” il riconoscimento eterno. Perché il carcere palermitano sarà intitolato alla sua memoria.