La persona dell’anno, e non solo del mondo del porno, è August Ames, protagonista di 270 pellicole a luci rosse, che si è impiccata nel parco pubblico di Camarillo, vicino Los Angeles, un mese fa, a 23 anni. Non si è certo guadagnata il podio per il gesto tragico, tantomeno per le sue prodezze sessuali. Ma per gli eventi successivi alla sua morte sì. Non è possibile parlare del perché si sia uccisa. Ci sono centinaia di articoli che discutono del cyberbullismo che ha subito nei giorni precedenti (e del suo “Fuck y’all” della sera prima): il 3 dicembre Ames ha scritto su Twitter che non intendeva lavorare con un ragazzo che aveva girato porno gay. Accuse di omofobia come se piovessero. Odio a fiumi.