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Perché alcuni sacerdoti ai funerali indossano il viola mentre altri il bianco o il nero?

Quando si celebra un funerale cattolico, il sacerdote ha tre opzioni circa il colore dei paramenti da indossare. Ecco cosa viene stabilito chiaramente nell’Ordinamento Generale del Messale Romano: “Il colore viola si usa nel tempo di Avvento e di Quaresima. Si può usare negli Uffici e nelle Messe per i defunti. Il colore nero si può usare, dove è prassi consueta, nelle Messe per i defunti”. Ogni colore ha il suo significato specifico associato al rito funebre sacro. Il colore viola è spesso associato alla Quaresima e all’Avvento. Il motivo per il quale viene indossato ai funerali è il suo significato simbolico di penitenza e lutto. Il funerale è un momento in cui i fedeli sono chiamati a pregare e a fare penitenza per l’anima del defunto, e il colore viola ricorda questo aspetto spirituale. Usato in genere nelle occasioni gioiose dell’anno liturgico, il bianco trasmette ai funerali un tocco di speranza. Ricorda la speranza della vita eterna e celebra il Battesimo cristiano che il defunto ha ricevuto in vita. Il bianco è anche collegato alla vittoria di Gesù a Pasqua, quando ha sconfitto la morte e ha aperto le porte della gloria celeste. Nelle culture asiatiche, il bianco è il colore tradizionale del lutto. Il nero si vedeva più frequentemente prima delle riforme del Concilio Vaticano II ed è ancora una valida opzione per i funerali, venendo indossato da alcuni sacerdoti. È stato associato al lutto fin dall’antica Roma e simboleggia tradizionalmente la morte. È un colore che indica l’oscurità e riflette la tristezza della morte. Sottolinea anche il fatto che il defunto ha bisogno di preghiere e potrebbe non essere nella visione beatifica del Paradiso, ma nella dimora di purificazione del Purgatorio.

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