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Pubblica Amministrazione. Rasoiata sulle partecipate inutili: dalle pompe funebri alle scuola di vela.

Le delibere comunali per essere in regola con la riforma Madia, taglia-partecipate, si sono concentrate proprio a ridosso della scadenza, che cade oggi. Dalle prime notizie sui piani di razionalizzazione presentati e approvati, la rasoiata sembra avere colpito soprattutto le realtà che nulla hanno a che fare con i servizi essenziali: via quindi le quote nelle scuole vela o nelle polisportive, nelle onoranze funebri, nei centri per la promozione del tessile e della seta o negli stabilimenti termali, per citare alcuni casi riportati nelle cronache cittadine. I grandi Comuni si sono attrezzati per stare in linea con la legge: ha fatto così la Capitale, le cui partecipate passano da 31 a 11. Decisa anche la sfoltita a Venezia: da 30 a 12. Pronte anche Torino, che ne metterà sul mercato 14, e Milano, che ne vanterebbe oltre 80 tra collegamenti diretti e indiretti. Firenze ha bruciato i tempi, provvedendo già nei mesi scorsi.

fonte: www.ansa.it

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