Cinque anni e quattro mesi. È il tempo totale che gli americani dedicano ai social nel corso della loro vita. Facebook e compagnia sono secondi solo alla televisione, che resiste in cima alla classifica con sette anni e otto mesi. Questi dati di Mediakix aiutano a capire perché, a livello globale, gli investimenti pubblicitari sui social sono cresciuti del 33,5% rispetto al 2014. Le aziende hanno capito che per far parlare di sé non si può fare a meno di Facebook, Instagram e Twitter, e che il confine tra le réclame tradizionali e quelle che viaggiano sui social è sempre più labile. Perché la pubblicità, oggi, comincia in tv, ma continua sul web.