La saga del maghetto Harry Potter, oltre ad appassionare i ragazzi, ha anche un importante ruolo nel loro sviluppo psicologico. Secondo uno studio realizzato da Lance Garmon e Maradith Patterson, dell’università di Salisbury e riportato da Live Science, aiuterebbe infatti a “buttar fuori” le angosce legate alla morte e al lutto, aiutando i ragazzi a comprendere meglio queste esperienze. Secondo la ricerca i libri, tradotti in 75 lingue, con oltre 450 milioni di copie vendute e da cui sono stati tratti i fortunatissimi film, proponendo la particolare relazione del celebre maghetto con la morte induce i fan a comprendere meglio il lutto. Nel corso dello studio 400 studenti sono statti invitati ad annotare i libri della saga letti, i film visti (e quante volte), ma anche le loro riflessioni sulla morte e le sue conseguenze. I ragazzi che avevano letto i libri almeno nove volte e visto i film almeno 30 volte dimostravano una maggiore coscienza sul tema. Le avventure di Harry Potter, inoltre, mettono in scena la morte di personaggi a cui i lettori e gli spettatori (in genere giovanissimi) sono affezionati, e questo offre ai genitori la possibilità di affrontare il tema. Non solo. La sensazione di perdita attraverso personaggi fittizi può preparare i ragazzi agli avvenimenti della vita e a esteriorizzare più facilmente le relative ansie.
fonte: www.milleunadonna.it