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Elvis è ancora con noi (40 anni dopo la sua morte).

La firma-autografo sul certificato di morte, il nome errato sulla lapide, la cicatrice inesistente di cui si parla nell’autopsia. Poi la rosa e il biglietto acquistati con i suoi pseudonimi segreti, il giorno dopo il decesso. A 40 anni dalla morte del re del rock and roll, i dubbi sulla sua sorte sono ancora molti. Perché si può sparire dagli occhi, ma non dal cuore di milioni di fan.

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