Il 19 luglio 1992 la mafia uccideva a Palermo, in via D’Amelio, il giudice Paolo Borsellino e cinque membri della scorta: Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli ed Emanuela Loi. Poche settimane dopo la strage di Capaci, Cosa Nostra rinnova la sfida alle istituzioni che proseguirà nel ‘93 con le bombe a Roma, Firenze e Milano. Venticinque anni dopo quell’attentato, l’attuale Procuratore Capo di Roma, Giuseppe Pignatone, traccia un bilancio della lotta alla mafia — dalla reazione dello Stato all’arresto dei boss, fino alle inchieste più recenti — in questo testo rielaborato per il Corriere e tratto dalla prefazione alla nuova edizione di “Codice Provenzano”, di Michele Prestipino e Salvo Palazzolo (Laterza).