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Migranti ignoti. Diamo un nome ai morti in mare.

Migliaia di lapidi nei diversi cimiteri del Sud Italia sono senza nome. Sono migliaia le vittime in mare di cui non si conosce l’identità. E i familiari, nei Paesi d’origine o in Europa, non sanno nemmeno se i loro cari sono vivi o morti. Ora c’è un’iniziativa. E per sostenerla è intervenuto Beppe Fiorello: “C’è bisogno di un grande atto di umanità e dignità“.

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