Non c’è maggiore generosità. Un benefattore dona un proprio organo a qualcuno la cui sopravvivenza dipende dal suo trapianto. Un altro samaritano autorizza nel testamento l’espianto di una parte del proprio corpo, post-mortem. Gesti ripetuti nel mondo migliaia di volte l’anno: generosi, ma non sufficientemente frequenti. L’organizzazione Onu per la salute (Oms) stima che in Europa, Usa e Cina si trapiantino annualmente circa 20 mila organi, con una spesa aggregata di 1 miliardo di dollari l’anno in ciascuna regione (3500 trapianti in Italia nel 2015). Eppure le liste di attesa attestano una richiesta aggregata di 100 mila organi. In media, il fabbisogno è 5-8 volte superiore alla disponibilità. Con la maggioranza della domanda di organi insoddisfatta, le opportunità di arricchimento, per chi non teme sanzione terrena né celeste, sono illimitate.
Al mercato nero 250 mila dollari per un rene: i grandi affari dei mercanti di organi.
12 Luglio 2016, 16:47
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