Favorire la diffusione e l’accesso alle cure palliative e “rimettere in discussione gli ideali di autodeterminazione della persona, performance e fattibilità veicolati dalla società moderna”: questa la strada per affrontare le nuove sfide della vecchiaia e della morte contro la pericolosa tendenza oggi alla sua banalizzazione. È quanto afferma “Il suicidio degli anziani: una sfida. Considerazioni etiche nella discussione sul fine vita e sulle le cure palliative”, un ampio studio della Commissione giustizia e pace svizzera presentato nei giorni scorsi a Berna con il quale la Chiesa svizzera si propone di dare un nuovo contributo al dibattito più che mai aperto nel Paese sui temi dell’autodeterminazione, della fragilità, della morte e del suicidio assistito.