Il dolore di solito unisce. Ma di rado è un collante così potente. Ieri mattina sono stati 40 anni di amorevoli prese per i fondelli, ritratti d’autore regalati ai passanti, proverbi accennati e quasi mai completati a portare 300 persone nella parrocchia della Natività. I neonati in braccio alle mamme, i bambini che avrebbero dovuto essere sui banchi di scuola, i ragazzi che lo hanno visto invecchiare, gli anziani, gli amici della mensa dei poveri. Per salutare Pino, il clochard gentile di Porta Metronia, nella chiesa di via Gallia un quartiere si è riscoperto antico rione: occhi lucidi e strette di mano per sentirsi di nuovo comunità e per abbracciare un’ultima volta quel senzatetto coccolato per anni come un figlio, un nipote, un fratello.
Roma. Porta Metronia si ferma per il funerale del clochard gentile.
30 Aprile 2016, 18:11
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