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La morte del rock è la sua garanzia di immortalità.

La morte correva sul fiume, un tempo: oggi lo fa sui social, diventando macabra protagonista di migliaia di post ogni volta che una celebrità ci lascia. Non c’è da decidere se sia giusto o sbagliato, è semplicemente inevitabile: su internet condividiamo qualunque cosa, soprattutto tanta musica – dunque perché limitarsi proprio quando l’autore di quelle canzoni improvvisamente non c’è più? Si arriva su YouTube per cercare il pezzo più rappresentativo, più amato, o più sconosciuto. Amen. Lo facciamo tutti, o quasi.

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