Tanexpo 2016 non è stato solo luogo di incontri commerciali, ma anche spazio per presentazioni, lezioni e dibattiti. Tra gli eventi collaterali indiscussa attenzione è stata dedicata al libro L’albero della vita (Mursia, 2015), presentato in apertura manifestazione, venerdì 1 aprile, presso l’Area Incontri di Oltre Magazine.
Si tratta della recente pubblicazione di Maria Angela Gelati – tanatologa di origine mantovana, docente della Scuola Superiore di Formazione per la Funeraria e co-curatrice della manifestazione Il Rumore del Lutto – che, attraverso un linguaggio fiabesco, traccia il sentiero da seguire per accompagnare i più piccoli a superare la tristezza, il senso di smarrimento e il dolore per la perdita. Sì, perché la lettura come formazione e scuola di vita dovrebbe partire da esperienze importanti, già dedicate all’azione nell’età dell’infanzia, soprattutto per permettere di affrontare temi scottanti quali la scomparsa di una persona cara.
Nel suo bel libro Maria Angela delinea la perdita come lo smarrirsi dinnanzi al difficile compito di ridefinire se stessi dopo l’abbandono. Così, seduti ai piedi di un immaginario grande albero, adulti e bambini possono cercare le risposte alle domande sulla vita e sulla morte: un fondamentale insegnamento per scoprire in sé stessi la forza per continuare e per diventare grandi.
Il volume si inserisce nel cosiddetto filone della Death Education, oggi diffusa anche in Italia perché pone lo sguardo sulla morte e sulla sua inevitabilità come educazione alla vita intera, tanto che i percorsi culturali di presa di coscienza individuale e collettiva stanno moltiplicando le esperienze di ricerca dei linguaggi da adottare per “dire la morte”.