Un anno fa la Corte di Cassazione ha assolto in via definitiva Raffaele Sollecito (e Amanda Knox). Mancava un quadro probatorio che sancisse un’evidenza di colpevolezza oltre il ragionevole dubbio. Oggi Raffaele Sollecito è un uomo libero e ha il sacrosanto diritto di fare quel che gli pare. Potrebbe fare il cantante, l’assicuratore, il sarto, il fabbro, il web designer, il piazzaiolo. E invece tutti i suoi mirabolanti tentativi di dare il via a una seconda vita sono indizio e prova (questa sì, piuttosto schiacciante) di non essere colpevole di omicidio “oltre il ragionevole dubbio”, ma di essere colpevole di cattivo gusto, ineleganza, mancanza di opportunità e di intelligenza oltre il ragionevole dubbio. Oltre ogni tentennamento. Oltre ogni incertezza.
Raffaele Sollecito diventa commentatore di delitti in tv su TgCom24. Prossima tappa l’affilatore di coltelli?
6 Aprile 2016, 06:36
nessun commento