«Oggi ci sei, domani boh». Il memento mori, al Tanexpo, finisce anche sulle cover dei telefonini con ammonimenti a tema e battute di spirito, perché la fiera internazionale di arte funeraria e cimiteriale non rinuncia al sorriso, nonostante il contesto. «Ti tocca anche se ti tocchi», «non abbiamo fretta di conoscerti, non correre», «pace e pene» (con sorpresa osè sotto il cofano) sono tra le scritte che finiscono su portachiavi a forma di bara, ma anche cavatappi e tagliaunghie, portapenne, posacenere, oggettini da regalare a colleghi o clienti particolarmente spiritosi. Per i neofiti, gli stand dei gadget mortuari, sono sempre una improbabile ma gradita sorpresa. Per gli addetti ai lavori gli stand da visitare con maggiore soddisfazione, humor nero a parte, sono altri. Quelli con le ultime novità in fatto di urne, fiori, lapidi, carri e compagnia. Le novità finiscono anche sulla rivista di settore, dall’evocativo nome: “Oltre Magazine”. Tre pagine dell’ultimo numero sono dedicate a Umberto Eco con didascalie tecniche: «Il cofano funebre era di Stragliotto, l’auto funebre impiegata era la Vekal su meccanica Maserati di Biemme Special Car» si scopre a pagina 44. I carri di nuova generazione sono esposti al padiglione 16, con tanto di hostess dalle gambe infinite a presentarli.