Sabato 25 novembre si è svolto a Oderzo un convegno sul tema del “fine vita” organizzato dall’Associazione Carpe Vitam. Nonostante il tempo inclemente un folto e partecipe pubblico ha seguito con interesse gli interventi dei relatori che hanno “toccato” gli animi con significativi interventi riguardanti i diversi aspetti che coinvolgono le persone nel fine vita: etici, pratici e giuridici. Il notaio Stefano Manzan ha saputo affrontare la questione “dichiarazione anticipata di trattamento” in maniera semplice quanto incisiva; Don Pierluigi Di Piazza si è espresso con profondità riuscendo con le sue riflessioni a commuovere le persone; Vito Di Piazza ha portato la sua esperienza diretta sulle persone che si trovano a vivere la fine della propria vita all’interno della struttura ospedaliera; Avy Candeli, dell’associazione Luca Coscioni, ha sottolineato l’importanza dell’autodeterminazione dell’individuo; Leopoldo Sandonà ha esposto la funzione del comitato Etico. Il tutto guidati da Michele Scapino che ha rappresentato, via via che i relatori si esprimevano, alcune riflessioni significative a dimostrazione di quanto ciascun aspetto non sia separato, ma unito da un unico filo conduttore.