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Francia. Uccide il marito violento e mura il cadavere. Condannata a tre anni.

Una donna che dopo anni di botte e di violenze ha sparato al marito, forse involontariamente, e ha murato il cadavere, è stata condannata a tre anni di reclusione. La Francia si divide per la sentenza mite di “omicidio involontario” per Edith Scaravetti per cui l’accusa aveva chiesto 20 anni. I giudici del tribunale di Tolosa hanno tenuto conto delle violenze subite per anni dalla donna, e hanno creduto alla sua versione secondo la quale non sapeva che l’arma con cui ha ucciso il marito fosse carica. Forte la protesta dei familiari della vittima, per la sentenza e per come la vicenda è stata gestita dalla giustizia transalpina. Infatti Edith, finita in carcere dal 21 novembre 2014 dopo la scoperta del cadavere del marito, tre mesi dopo la morte, è già libera. Il merito è anche dei suoi legali che fin dall’inizio hanno puntato sulla personalità violenta del marito, Laurent Baca. “Esigeva tutto, ha fatto vivere alla donna, per 10 anni, un vero calvario“. Gli avvocati hanno provato che la vita di Edith era fatta di “violenze fisiche, psichiche e sessuali“, e hanno concluso parlando ai giurati: “Per questo non potete giudicarla come una volgare assassina“.

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