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Russia. Seppelliscono il nonno senza pompe funebri: i becchini lo dissotterrano due volte.

La polizia russa ha aperto un’inchiesta penale a carico di un’agenzia di pompe funebri per vilipendio di cadavere ed esumazione illegale della salma. Nella città di Kaluga, situata a 188 km a sudovest di Mosca, una famiglia ha rifiutato i servizi di onoranze funebri, seppellendo da sola il caro estinto, un nonno. Il giorno dopo i familiari hanno trovato la bara dissotterrata. Quasi senza battere ciglio, la famiglia ha nuovamente sepolto il nonno, ma il mattino successivo la bara era stata dissotterrata per la seconda volta e in più la tomba era stata distrutta, le corone di fiori e la croce buttati via. A quel punto i familiari del defunto hanno accusato Denis Vojde, titolare dell’agenzia di pompe funebri “Angelo”, che avrebbe agito per vendetta dopo che i suoi servizi erano stati rifiutati. Vojde ha rigettato ogni addebito, accusando la concorrenza che, ha sostenuto, voleva screditare la sua azienda.

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