In un Paese che ostenta di avere tra le sue priorità il contrasto alla criminalità organizzata è difficile accettare che Matteo Messina Denaro, ritenuto il numero uno di Cosa Nostra, sia ancora latitante. Da decenni. Delle due l’una: o la volontà di catturarlo, malgrado manifestata a ogni piè sospinto, in effetti non c’è, o l’apparato investigativo è inefficiente. O, infine, il latitante gode di tali e tante protezioni e tutele da mettere sotto scacco gli investigatori che si dedicano a tempo pieno alla sua cattura. L’ultima ipotesi è certamente la più vicina alla realtà. Si tenga conto, inoltre, di un altro dato, a ben pensarci inquietante : puntualmente, ogni anno, all’anniversario della morte di Francesco Messina Denaro, papà di Matteo, sul più diffuso quotidiano dell’isola compare un necrologio firmato dai familiari, compreso il figliol prodigo.
Il necrologio del padre di Matteo Messina Denaro, don Ciccio, ogni anno, puntuale sul “Sicilia”.
11 Dicembre 2016, 04:06
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