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Lutto
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É morto Carlo Azeglio Ciampi, l’uomo schivo che ha garantito il Paese.

Il presidente emerito della Repubblica si è spento a 95 anni. Livornese e governatore di Bankitalia negli anni Ottanta, venne scelto dai partiti fuori dal Parlamento per l’incarico al Quirinale. Prima del 1999, fu presidente del Consiglio tra le macerie di Tangentopoli. Guidò il nostro ingresso nella moneta unica europea. “L’essere chiamato a rappresentare l’Italia, a essere garante della sua Costituzione, l’ho vissuto non solo come un altissimo mandato, ma soprattutto come un dovere, una missione. Per questo ho voluto abitare, con mia moglie, sin dal primo giorno, nel Quirinale: da sette anni è la mia casa, la casa del presidente della Repubblica, la casa degli italiani“. Era il 31 dicembre 2005. Dagli schermi tv, Carlo Azeglio Ciampi parlava così agli italiani nel tradizionale messaggio di fine anno: l’ultimo del suo settennato ai vertici dello Stato, iniziato con il giuramento davanti alle Camere il 18 maggio del 1999. Come Enrico De Nicola, primo inquilino al Colle, Ciampi viene scelto – dai partiti – fuori dal Parlamento.

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