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Milano. Morto Dario Crapanzano, maestro dei gialli di quartiere.

Milano, gli anni Cinquanta, la nebbia e le osterie, i tram e le pubblicità del cordiale. Una città, e un tempo, dove avevamo imparato a stare comodi, insieme a commissari di professione e ragazze brillanti col pallino dell’investigazione. A condurci per quelle strade sparite, ma vivissime nelle sue storie, era Dario Crapanzano, giallista, classe 1939, scomparso il 21 ottobre.
C’era arrivato tardi, Crapanzano, al giallo: una scoperta matura per lui, dopo la laurea in Legge, il diploma all’Accademia d’Arte Drammatica e anni di lavoro nel mondo della pubblicità. Un libro lo aveva pubblicato presto, nel ’70, ma non un romanzo, una guida sentimentale dedicata anche questa alla città dell’anima, “A Milano con la ragazza… e no”. Anni dopo, nel 2005, sperimentava ancora con “Ciao ipocondriaco”, tra l’ironico e l’epistolare. Ma la sua cifra da narratore l’aveva trovata davvero mettendo insieme i tre elementi che non lo avrebbero lasciato più: Milano, il noir e le atmosfere retrò del primo dopoguerra.

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