Senza dubbio la celebrazione dell’Eucaristia è la preghiera più preziosa che si possa innalzare a Dio perché è Cristo che intercede per noi e con noi portando davanti al Padre il dono totale di sé sulla croce.
Per questo, fin dai primi secoli, in occasione della morte i cristiani celebravano l’Eucaristia in suffragio del defunto, senza che essa facesse strettamente parte del rito esequiale.
Soltanto più tardi, quando era possibile, si unì al funerale anche la celebrazione della Messa. Anche le norme attuali prevedono il rito delle esequie nella Liturgia della Parola. Inoltre l’assemblea eucaristica domenicale ha una caratteristica di festa per cui le stesse norme proibiscono la Messa esequiale «nelle solennità di precetto e nelle domeniche di Avvento, di Quaresima e di Pasqua», ma non il funerale, tenendo presente che nei piccoli centri rurali la Messa domenicale potrebbe coincidere con l’unica Messa della settimana che riunisce tutti gli abitanti del luogo. L’ideale resta sempre quello di salvaguardare l’identità festiva dell’Eucaristia domenicale.
fonte: famigliacristiana.it