Un “tesoretto” di 41mila euro: era custodito nella filiale di Sala Consilina il conto in banca del signor Antonio, originario di Caselle in Pittari e venuto a mancare più di 10 anni fa. La considerevole somma di denaro che – ed è qui che la vicenda assume toni clamorosi e inquietanti – non è stato trasferito agli ignari eredi come logica vorrebbe, ma invece nelle casse dello Stato.