Neppure un abbraccio. Il primo. All’improvviso tutto precipita. La spirale di morte lo strappa da quel figlio che nasce mentre lui chiude gli occhi, per sempre. Hussein Abdelmoneim, egiziano di 43 anni si sente male a bordo dell’autobus che da San Vincenzo lo sta portando a Cecina. La moglie è ricoverata in ospedale per il parto cesareo. Lui è in viaggio con gli altri due bambini di 7 e 8 anni. Al capolinea in piazza della Libertà l’autista della Tiemme si accorge che l’uomo si è accasciato sul sedile.
Sul posto arriva l’ambulanza con il medico a bordo. È il primo pomeriggio del 28 agosto. I figli del signor Hussein, da anni pizzaiolo presso il Camping village Park Albatros a San Vincenzo, non si allontanano dal padre. Piangono a dirotto. Ed è quel pianto a far scoprire all’autista del bus che qualcosa non va. Al capolinea mentre il resto dei passeggeri scendono dal bus, i bambini restano a bordo. L’uomo gli va incontro, sono nei posti in fondo. Quando scorge il signor Hussein che si è accasciato sul sedile.
È una corsa contro il tempo. I bambini vengono portati fuori dall’autobus. Con loro due agenti della polizia municipale che provano a calmarli, per quanto inutile. A bordo l’uomo viene rianimato e sembra reagire alle cure. Il caso di arresto cardiaco è grave. Viene disposto il trasferimento al pronto soccorso, dove Hussein Abdelmoneim arriva cadavere.