“Stavo guardando mia figlia mentre giocava con un’amica sul balcone di casa quando è improvvisamente caduta a terra” esanime, trafitta da un proiettile. Wycliff Mokaya vive in uno slum di Nairobi, è sconvolto, non si dà pace. La sua bambina, di soli 9 anni, è una sorta di “danno collaterale” delle rivolte che stanno scuotendo le roccaforti dell’opposizione dopo la riconferma di Uhuru Kenyatta a presidente del Kenya nel voto di martedì.