Ci sono quattro indagati per la morte del piccolo Richard Mulas, il bambino di 7 anni di Irgoli annegato nella piscina di un residence a Orosei. Gli avvisi di garanzia sono arrivati ai genitori del bambino e ai gestori dell’impianto, condiviso tra due residence. Gli avvisi erano attesi per poter procedere all’autopsia sul corpo del piccolo, che verrà eseguita all’ospedale San Francesco di Nuoro. L’avviso di garanzia nei confronti dei genitori della piccola vittima è un atto dovuto. Il bambino di 7 anni si trovava da solo al momento della tragedia, mentre la madre era al lavoro proprio nel residence in cui è avvenuta la disgrazia. Il piccolo Richard, che tutti definiscono esperto nuotatore, si era tuffato in piscina, da cui non era però riuscito a riemergere, dopo essere rimasto intrappolato con la manina nel bocchettone di scarico in fondo alla vasca. Un ospite della struttura aveva notato il bimbo in fondo alla piscina e insieme ad un altro turista aveva soccorso il piccolo, prima dell’arrivo del 118. Ma per il bambino purtroppo non c’è stato niente da fare. Le indagini cercano di capire il motivo per cui il bambino si sia tuffato in acqua e abbia infilato la mano nel bocchettone. Una delle ipotesi è che il bimbo stesse inseguendo un gioco, forse una palla. È il terzo caso di morte in piscina che si è verificato quest’estate in Italia, dopo i due amici annegati fa nell’astigiano e l’adolescente risucchiata dal bocchettone a Sperlonga.