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Ticino. Finto funerale: ingannato il parroco.

La chiesa era già agghindata. Tutto pronto per il funerale, previsto per le ore dieci. Le porte aperte, il parroco sulla soglia in attesa: passano i minuti, ma il carro funebre non arriva. Don Andrea Radziszowski alla fine ha mangiato la foglia, e ha capito di esser stato truffato. “Siamo rimasti di stucco” raccontano dalla parrocchia: “Mai ci saremmo aspettati una cosa del genere”. Il danno per le casse parrocchiali è di poche decine di franchi. Ma lo stratagemma è diabolico. Un sedicente abitante della zona si è presentato al parroco fingendo di voler organizzare il funerale del fratello, deceduto a Bologna. “Ci ha chiesto dei soldi per recarsi in treno nel capoluogo emiliano, dicendosi in ristrettezze economiche. In buona fede glieli abbiamo dati”. Con il denaro, va da sé, il furbetto è sparito nel nulla, come pure il defunto. Se mai è esistito.

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