Si avvicinano alla frontiera e lanciano pietre in direzione dei soldati che rispondono sparando. Il ministero della Sanità di Gaza riferisce di 52 morti, otto hanno meno di 16 anni, c’è anche una donna, i feriti sono oltre duemila stando al ministero, più precisamente 2.400. Il presidente palestinese Abu Mazen proclama uno sciopero per domani, tre giorni di lutto per il “massacro” e si dice pronto a rifiutare qualsiasi mediazione di pace che arrivi dagli americani. La condanna è globale: arriva dall’Onu, dall’Unione Europea, dalla Francia, dal Regno Unito, dal Libano, dal Qatar, dalla Russia.