Un aereo militare di fabbricazione russa si è schiantato lungo l’autostrada che collega Boufarik a Blida, circa 30 chilometri a sud ovest di Algeri. Le vittime sarebbero almeno 257. A bordo del velivolo c’erano quasi 200 persone, per lo più militari. L’aereo era diretto a Bechar, nel sud ovest dell’Algeria, e si è schiantato al suolo pochi minuti dopo il decollo. Il capo di Stato maggiore delle forze armate algerine, Ahmed Gaid Salah, ha ordinato l’istituzione di una commissione di inchiesta sull’accaduto. A bordo dell’Ilyushin Il-76, di fabbricazione russa, adibito al trasporto truppe, c’erano anche 26 combattenti del Fronte Polisario, un’organizzazione militante e un movimento politico attivo nel Sahara Occidentale per l’indipendentismo e l’autodeterminazione del popolo sahrawi. La notizia della morte dei 26 membri del Fronte Polisario è stata confermata dalla rappresentanza in Algeria del movimento che si batte per l’indipendenza del Sahara occidentale dal Marocco. Al momento il governo algerino si è limitato a confermare l’incidente. I media locali precisano che il velivolo precipitato era un aereo da trasporto prodotto dalla Ilyushin. Secondo il giornale Echourouk l’aereo era diretto a Orano, nell’ovest, e poi a Tinduf, nel sud dell’Algeria, dove si trova il principale campo profughi sahrawi gestito dal Polisario.