Ha raccontato al parroco che il figlio di sei anni era morto per un male incurabile e di non avere i soldi per pagare il funerale. In realtà il bambino sta bene e la truffa è stata smascherata. La protagonista dell’assurda vicenda è una donna di Nardò, scoperta “a causa” del marito al quale non aveva confidato nulla delle sue intenzioni. L’uomo ieri mattina si è infatti recato all’ufficio anagrafe per chiarire alcuni aspetti burocratici relativi ad alcuni assegni familiari: il nucleo familiare versa, infatti, in condizioni economiche molto difficili ed è noto all’Ufficio Servizi Sociali del Comune. Il caso ha voluto che insieme al padre ci fosse, mano nella mano, anche il figlio di sei anni che, secondo la madre, sarebbe morto qualche giorno prima e rimasto in attesa di tumulazione. Una circostanza smentita da una semplice telefonata da parte dei dipendenti comunali alla camera mortuaria del Fazzi dove non c’era alcun bambino con quel nome. Intanto si è scoperto che il parroco della chiesa del sacro Cuore di Gesù al quale la donna si era rivolta sabato scorso aveva già preparato il funerale e che nel frattempo si era messa in moto la macchina della solidarietà: alcune parrocchiane avevano raccolto dei soldi da donare alla famiglia in difficoltà. La donna, messa alle strette, ha confessato tutto in caserma davanti ai carabinieri della locale stazione che ora stanno valutando eventuali responsabilità.