Dei suoi assistiti curava tutto, anche il funerale. Stefania Federici, l’ex-assessore ai Servizi Sociali di Cassano Magnago finita in carcere con le accuse di peculato e abuso d’ufficio per aver sottratto quasi un milione e mezzo di euro alle persone di cui era stata nominata amministratrice di sostegno, aveva un lavoro come dipendente di un’impresa funebre della città. Quando i suoi amministrati, tutte persone con gravi patologie o molto anziane, trapassavano sarebbe stata lei ad occuparsi della loro sepoltura e immancabilmente erano le pompe funebri per le quali lavorava a gestire “l’ultimo viaggio”, non prima di aver sottratto alle vittime anche le fedi.