Non riusciva a darsi pace dal maledetto giorno in cui il suo furgone ha incrociato la bici di Michele Scarponi. A quasi 10 mesi dalla tragedia, è morto Giuseppe Giacconi, l’artigiano che alle 8.05 del 22 aprile 2017 si scontrò con il 37enne corridore dell’Astana, impegnato in un allenamento nella sua Filottrano all’indomani del Tour of the Alps, dove cinque giorni prima aveva vinto la prima tappa. Il 57enne piastrellista marchigiano si è spento domenica sera per un male inguaribile, scoperto da pochi mesi. Per un periodo è stato ricoverato all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, ma da qualche settimana era tornato a casa perché non reagiva alle cure. Non ne aveva le forze, segnato dalla morte di Scarponi per la quale era indagato per omicidio stradale. A questo punto il procedimento penale, mai cominciato perché le indagini non sono chiuse, si estinguerà con l’ipotesi di reato.