E quattro. Il terremoto generato dallo scandalo Weinstein e dal movimento #metoo, nato per denunciare molestie e violenze quotidiane subite dalle donne nel mondo, conta da ieri una nuova imputata-suicida, la quarta. E per la prima volta una donna. Jill Messick, la ex manager dell’attrice Rose McGowan, si è tolta la vita all’età di cinquant’anni, a Los Angeles. Soffriva di disturbo bipolare, momenti di esaltazione alternati alla depressione. Ma a far traboccare il vaso, denuncia la famiglia, sarebbe stato il mix di notorietà indesiderata (era abituata a trattare con i vip, ma a essere per lo più sconosciuta al pubblico) e di accuse feroci alle quali la manager non ha voluto rispondere per non tuffarsi nel tritacarne mediatico e per non “danneggiare” il movimento.