Ben 423 anni di storia da una parte. Dall’altra un ventaglio di servizi per i cittadini, dal soccorso alla protezione civile, passando da formazione, onoranze funebri, cimitero monumentale, immigrati. Nel mezzo, oggi, ci sono 45 dipendenti, tra cui 29 fissi e altri interinali, che a dicembre hanno avuto stipendi a singhiozzo e che dall’anno nuovo, al momento, non hanno certezze sui pagamenti. È una fotografia opaca, oggi, quella dell’Arciconfraternita della Misericordia, la venerabile associazione fondata nel 1595. È un pezzo di storia della città, fatta di migliaia di iscritti, una miriade di volontari e di lavoratori. Un pezzo di storia che, un po’ come il cimitero monumentale di via dell’Ardenza e viale Boccaccio (di sua proprietà) dove riposano grandi della città come Pietro Mascagni, sta crollando.