La pistola è stata puntata in faccia all’operaio dell’impresa di pompe funebri, azienda che ha subito un attentato a suon di bombe nel giorno del funerale di don Riboldi, il compianto vescovo anticamorra. “Non attaccare più i manifesti: dammi il furgoncino”, avrebbe intimato l’aggressore all’operaio dell’impresa che in quel frangente, alle sei del mattino, era intento ad affiggere una serie di necrologi in piazza San Pietro, pieno centro di Acerra. Il veicolo su cui era giunto, un furgoncino di scarsissimo valore, è stato quindi rapinato dal malvivente che ha agito a mano armata e a volto coperto. L’automezzo è stato poi ritrovato dal proprietario casualmente, dopo aver telefonato ad un’officina meccanica della zona.