Avevano seguito il carro funebre in una zona a traffico limitato e per questo i parenti del defunto, residenti in Lombardia, erano stati multati: era accaduto a Lanciano, nel Chietino, e la notizia era rimbalzata sui social network. Ora, a distanza di mesi, il figlio fa sapere che la multa è stata annullata: “La nostra richiesta è stata accolta. Tutti felici, solo un disgustoso ricordo”. Ma quanto accaduto aveva scatenato la polemica, in un vero e proprio rimbalzo di responsabilità tra Comune e agenzie funebre. Il primo cittadino e presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, aveva fatto sapere in una nota che “il transito e la sosta nella Ztl, da parte dei mezzi funebri e delle auto al seguito del corteo funebre, sono consentiti a condizione che l’impresa funebre comunichi entro le 72 ore successive i numeri delle targhe… cosa che in quel caso non era successo“. Ma le agenzie, dal canto loro, non avevano dubbi: “L’affissione del necrologio è già una dichiarazione di transito e di sosta nelle zone interessate dal funerale“.